Rosso Fiorentino:
come
nome d'arte, il nome reale Giovanni Battista di Jacopo, nacque a Firenze
nel 1495 e scomparve a Fontainebleau nel 1540.
Formatosi nella bottega di Andrea del Sarto, mostrò una personalità
autonoma e originale fin dalla prima opera sicura, l' "Assunzione"
affrescata nel chiostro della SS. Annunziata nel 1517.
Manierismo fiorentino
Spirito aggressivo e iconoclasta, Rosso Fiorentino diede nelle opere
successive un contributo fondamentale al più ricco e inquietante del
manierismo fiorentino: dalla macabra, demoniaca evocazione del disegno
degli "Scheletri" del 1517 a Firenze nella Galleria degli Uffizi, di
evidente influsso nordico, alla pala con "Madonna" e "Santi per S. Maria
Nuova" del 1518 a Firenze nella Galleria degli Uffizi, alla
"Deposizione" del 1521 a Volterra nella Pinacoteca, al "Mosè e le figlie
di Jetro" del 1523 a Firenze nella Galleria degli Uffizi, eccezionale
esercitazione su temi michelangioleschi, dissacrati con estrema acutezza
di stile.
Il suo operato
Operoso a Roma dal 1524 al 1527, a Sansepolcro, a Venezia e infine in
Francia nel 1530, come pittore di corte di Francesco I, lavorò insieme
al Primaticcio alla reggia di Fointainebleau sul padiglione di Pomona
dal 1532 al 1535, nella galleria di Francesco I dal 1534 al 1537. Un
tono più grave e contenuto distingue i dipinti tardi , come la "Pietà"
del 1537-40 a Parigi nel Louvre.
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