ESPRESSIONISMO
Con il termine "espressionismo" si usa definire la
propensione di un artista a privilegiare, esasperandolo,
il dato emotivo della realtà rispetto a quello
percepibile oggettivamente. Tale tendenza si è
manifestata in molte forme d'arte, come la pittura, la
danza, la letteratura, l'architettura, il cinema, il
teatro, la musica.
In senso generale, anche artisti come Matthias Grünewald
e El Greco possono essere considerati espressionisti, ma
storicamente "Espressionismo" è un movimento culturale
europeo circoscrivibile a circa un ventennio che
coincide con i primi anni del 1900.
Origini del termine
L'Espressionismo è una tendenza dell'avanguardia
artistica sviluppatasi tra il 1905 e il 1925 in
Germania. Tale tendenza si è manifestata in molte forme
d'arte, come la pittura, la danza, la letteratura,
l'architettura, il cinema, il teatro. L'Espressionismo
proponeva una rivoluzione del linguaggio che
contrapponeva all'oggettività dell'impressionismo la
soggettività dell'espressionismo. Come l'impressionismo
rappresentava una sorta di moto dall'esterno
all'interno, cioè era la realtà oggettiva a imprimersi
nella coscienza soggettiva dell'artista;
l'espressionismo costituisce il moto inverso,
dall'interno all'esterno: dall'anima dell'artista
direttamente nella realtà, senza mediazioni. Organo
ufficiale dell'espressionismo fu la rivista "Der Sturm",
fondata e diretta da Herwarth Walden e pubblicata dal
1910 al 1932.
La natura dell'Espressionismo è ricca di contenuti
sociali e di drammatica testimonianza della realtà. Ma
la realtà tedesca dei primi anni del secolo è la realtà
amara della guerra, di contraddizioni politiche, di
perdita di valori ideali, di aspre lotte di classe, e
proprio questi furono i temi principali e dolorosi degli
artisti espressionisti.
Esponenti e forme
dell'espressionismo in pittura
Tra i maggiori esponenti all'inizio del ventesimo
secolo:
Edvard
Munch
Oskar Kokoschka
Egon Schiele
Caratteristiche del movimento
Il linguaggio degli Espressionisti tedeschi si fonda
sull'uso di colori violenti e innaturali; sull'uso di
linee spezzate, dure e spigolose. Non applicano le leggi
della prospettiva, non cercano di dare l'illusione del
volume e della profondità; colori e linee sono
sufficienti a comunicare con impetuosa violenza la
visione drammatica e pessimistica che questi artisti
hanno del mondo e della società in cui vivono.
Nell'ambito della pittura vi sono stati diversi gruppi
espressionisti, tra cui Die Brücke. le premesse
ideologiche del movimento furono chiarite da Ernst
Ludwig Kirchner nel manifesto "Il Ponte" (Die Brücke).
Nella seconda metà del ventesimo secolo questo movimento
ha influenzato molti altri artisti, tra i quali i
cosiddetti
espressionisti astratti del
"Cavaliere azzurro"
(Der Blaue Reiter), gruppo fondato a Monaco da
Kandinsky
e Marc Franz nel 1911. Il Cavaliere azzurro fu fenomeno di
vasta portata, nel quale il linguaggio del colore si
fece sempre più libero e intenso. Sotto l'impulso di
Kandinsky, i suoi protagonisti si volsero verso nuovi
modi espressivi, verso la creazione di spazi immaginari,
verso l'astrazione lirica e fantastica della realtà.
Architettura
Nell'architettura, il lavoro di Eric Mendelsohn
appartiene a questa categoria. Un importante esempio
della sua opera è la torre Einstein a Potsdam, in
Germania. Altrettanto interessante è la Chilehaus di
Amburgo, capolavoro del meno conosciuto architetto Fritz
Höger.
Nella scultura, si può citare Ernst Barlach come
esempio.
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