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CONFRATERNITA DEI
PRERAFFAELLITI
La confraternita dei preraffaelliti è stata una corrente
artistica della pittura vittoriana (XIX secolo) nata nel
settembre del 1848, sviluppatasi ed esauritasi in Gran
Bretagna. Ascrivibile alla corrente del simbolismo, può
essere definita - assieme al raffinato simbolismo di
Klimt ed alle forme del "Liberty" l'unica
trasposizione pittorica del "Decadentismo".
Tra i suoi esponenti principali Dante Gabriel Rossetti,
William Hunt, Ford Madox Brown, John Everett Millais,
William Morris, Edward Burne-Jones ed il tardivo John
William Waterhouse.
Il contesto storico e artistico
La confraternita si sviluppa durante l'età vittoriana,
periodo particolarmente importante sia per la società
che per le arti britanniche. Il periodo, che segnò
l'affermarsi di valori borghesi come la fedeltà al Paese
e la fede nel progresso, era reduce dalle grandi
innovazioni artistiche di Johann Heinrich Füssli e
William Blake, che aprirono la strada al "Romanticismo" e
stava vivendo proprio in quegli anni la grande
rivoluzione del "Decadentismo" con
Oscar Wilde.
L'origine del nome
La confraternita dei preraffaelliti chiamò così se
stessa anzitutto per indicare il profondo connotato di
setta esoterica che già aveva caratterizzato i "Nabis" a
partire dall'esperienza misticheggiante di Paul Sérusier
a Pont-Aven, con
Paul Gauguin; il riferimento al pittore ed
architetto italiano
Raffaello si riferisce invece al rifiuto di ogni
accademicità nella loro pittura e, piuttosto,
all'ispirazione che essi dichiaravano di trarre dai
pittori italiani precedenti a
Raffaello, portatori di una freschezza poi
contaminata dalle varie scuole.
Il rapporto con i nazareni
L'anello di congiunzione tra i preraffaelliti e
l'analogo movimento italiano dei nazareni è Ford Madox
Brown, che venne a contatto con loro durante il suo
viaggio a Roma tra il 1845 e il 1846. I punti di
contatto tra le due correnti pittoriche risiedono
principalmente nel rifiuto di ogni accademicità a favore
di una più genuina primitiva spontaneità. In questo
senso, i due filoni non sono estranei a teorie come
quelle dei
surrealisti, che si evolveranno fino all'action
painting.
I temi principali
i temi sociali. Principalmente portato avanti da Brown,
è esemplificato dal suo dipinto Addio all'Inghilterra,
ispirato dall'emigrazione in Australia nel 1852 dello
scultore Thomas Woolner. Altri esempi dell'attenzione
dei preraffaelliti al tema dell'emigrazione,
particolarmente sentito in Inghilterra in quel periodo,
sono i dipinti Aspettando le navi (1885) di un quasi
iperrealista Walter Langley, Il saluto alla partenza
(1860) dell'irlandese George Barnard O'Neill e l'intenso
Emigranti (1873) di James Jacques Joseph Tissot. Altri
temi sociali affrontati dai preraffaelliti furono quello
del lavoro, esemplificato ancora una volta da Brown nel
suo Il lavoro (1852-1863), e del progresso, che
osteggiavano ed insieme amavano.
i temi biblici. Tra i temi favoriti dei preraffaelliti,
gli episodi della Bibbia occupano un ruolo predominante.
In particolare sono frequenti scene dall'Annunciazione,
tra cui il celebre "Ecce ancilla domini" di Rossetti.
i temi nazionalisti. I preraffaelliti amavano molto la
loro patria, come testimoniano molti dipinti a soggetto
nazionalista probabilmente mutuati dal retaggio
romantico. Tra essi, spiccano per originalità: La prima
traduzione della Bibbia in Inglese: John Wycliffe legge
la sua prima traduzione della Bibbia a John di Gaunt
(1847-1848) e l'allegorico "I semi e i frutti della
poesia inglese" (1845-1851) di Ford Madox Brown.
i temi shakespeariani. Tra le opere più illustrate dai
preraffaelliti, sicuramente il Re Lear, il Macbeth che
già aveva affascinato i romantici e l'Amleto,
particolarmente affascinante per la tragica figura di
Ofelia. I dipinti più famosi che illustrano scene dal Re
Lear sono: Re Lear e Cordelia (1849-1854) di Ford Madox
Brown. Tra le numerose Ofelia non si possono non citare
i dipinti di Millais, di Arthur Huges. Un altro
pregevole dipinto di ispirazione shakespeariana, questa
volta tratto da "I due gentiluomini di Verona" è
Valentino libera Silvia da Proteo di William Holman
Hunt (sullo stesso soggetto si cimentò anche Alfred
Elmore).
i temi medievali. Particolare fortuna ebbero anche i
cicli arturiani e, in particolare, la figura della dama
di Shalott, dipita da Hunt e tema prediletto di
Waterhouse. Non mancano figure prese dal medioevo e dal
primo
Rinascimento italiano (come Beatrice, Lucrezia Tornabuoni...).
la pittura di paesaggio. Secondo le direttive di Ruskin,
i preraffaelliti si dedicarono anche alla pittura di
paesaggio, che non rivestì mai una grande importanza
all'interno della loro produzione ma che tuttavia
influenzò profondamente paesaggisti francesi della
"Scuola di Barbizon" come
Corot.
La fortuna critica
I preraffaelliti raggiunsero l'apice della loro fortuna
critica con John Ruskin che nel 1851, dopo una serie di
feroci critiche da parte dello Household, del Times e di
Charles Dickens, scrisse due appassionate elegie dei
dipinti
preraffaelliti ed un saggio intitolato
"Preraphaelitism" in cui annoverava la loro arte
nell'arte moderna e confrontava le loro tecniche con
quelle di
William Turner. Durante il XX secolo la loro fortuna
è andata rapidamente scemando ed ai nostri giorni,
nonostante siano ancora conosciuti ed amati in patria,
sono pressoché ignorati nel resto dell'Europa.
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