
Maria Pezzica: nata a Carrara, vive e
lavora a Reggello (FI) Località Montanino, Via delle Balze 2 Tel
055/8662097 Cell. 347/7795535, insegnante e pedagoga ha coltivato la
passione per la pittura fin dall'infanzia e ha studiato storia dell'Arte
come lei usa dire, suo "passatempo preferito". Pittore astrattista e
surrealista è presente nei cataloghi Mondadori e il Quadrato.
E' presente nell' "Annuario D'Arte Moderna Avanguardie Artistiche",
Centro diffusione Arte, Istanbul Art Fair, Arte in fiera di Reggio
Emilia e in diversi altri Cataloghi e riviste.
E' inoltre in rete sui siti:
http://xoomer.virgilio.it/bpdwbe/Index.htm e
http://xoomer.alice.it/maria.pezzica
Ha partecipato a
svariate mostre e rassegne d'arte, tra queste ricordo solo la Biennale
Internazionale dell'Arte Contemporanea che si è svolta a Firenze nella
storica "Fortezza da Basso" dal 3 al 12 dicembre 99.
Criticata dalla Stampa specializzata con testimonianze di Revel,
Bertoli, Pedrinzani, Storti, Gambini.. e numerosi altri.
Le sue opere figurano in collezioni, raccolte, Enti pubblici e
privati.
Scrive anche poesie e la sua splendida " un raggio di sole " ha ricevuto
numerosi premi letterari; ricordo solo la medaglia d'oro consegnatale
dal Principe Don Francesco Amoroso D'Aragona durante una mostra a
Montecatini Terme.
Dice: amo molto l'arte, dipingo con gioia e amo in particolare
dipingere ciò che sento dentro di me, sensazioni, emozioni, pensieri. Mi
interessa la vita dell'inconscio che cerco di esprimere creando una
dimensione onirica e fantastica, completamente libera da freddi vincoli
razionali ma condotta interamente sulle ali dell'immaginazione e dello
spirito, esprimendomi al limite del surreale, in un mondo ricco di un
armonico movimento coloristico e luminoso. Mi piace il colore acceso e
squillante. Ho insegnato nelle scuole speciali ortofreniche e forse per
questo mi interessano i problemi dello spirito e scavare nel nostro Io.
Ho fatto molte mostre in Italia e all'estero, ultima in ordine di tempo
la Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea. Fortezza da Basso,
Firenze, invitata dal Comitato Scientifico internazionale dove mi è
stato assegnato IL Premio Alla Carriera Lorenzo Il Magnifico.
GIUDIZIO, DELLA MIA
PITTURA, DEL CRITICO JOHN T SPIKE, DIRETTORE DELLA BIENNALE D'ARTE
CONTEMPORANEA DI FIRENZE.
L'artista Maria Pezzica è una ribelle convinta, esprimendo attraverso le
sue tele i colori e il clamore della sua assoluta indipendenza della
cultura insensata dei mass media. Le squillanti composizioni di Pezzica
sono popolate di vibrazioni dinamiche e luminose, talvolta bioformiche,
più spesso perfettamente astratte. La forma è sottoposta ad una ricerca
intuitiva di un ritmo e di una luce colorata, che rispondono agli
impulsi emotivi della pittrice.
La pittura della Pezzica si fonda dunque tanto sulla bellezza della
materia e del colore quanto sull' enigmaticità dei soggetti, sempre
personalissimi al loro inventore. Grazie alla rappresentazione e
mediazione sottile tra ambiguità bioformica o scenica e all'uso
aggiuntivo o disgiuntivo del colore, i dipinti come INCONSCIO (1997) e
IMPROVVISAZIONE (1998) offrono le loro ardite interpretazioni del mondo
e della natura in termini analoghi alle opere quasi astratte con cui il
grande Pierre Bonnard chiude il suo stupendo percorso.
L'Improvvisazione(1998) sembra addirittura una tempesta che piove in
senso orizzontale.
I dipinti come DESIDERIO DI PACE (1998)--quadro da titolo profetico, se
amareggiato-- Pezzica espone la sua maestria della tecnica ad olio,
sovrapponendo larghe zone atmosferiche con macchie di pennellate intrise
di materia colorante più o meno diluita. Si tratta di pittura astratta,
sapientemente costruita con trasparenze e velature trasparenti di
colore, che avrebbe apprezzato, a mio avviso, il lamentato diacono
dell'espressionismo astratto, Willem de Kooning.
John T Spike
Direttore
Biennale d'Arte Contemporanea di Firenze
GIUDIZIO CRITICO DELLE MIE
OPERE DEL CAV.PROF.FRANCO PEDRINZANI ACCADEMICO E LEGION D'ORO
Definire
le interpretazioni artistiche di Maria Pezzica, ritengo sia compito
assai complesso in quanto, il suo mondo pittorico in continua
evoluzione, trascende sovente la realtà, pur restandole fedele, nel
turbinio di colori che la sua espressione pittorica raffinata e talvolta
esplosiva nelle sue equilibrate composizioni, adagia sulla tela in modo
connaturato al suo stato d'animo.
Un'artista poliedrica nella sua originalità in grado di cogliere con
disinvoltura le tematiche che l'ambiente a lei più consono le
suggerisce, trasformandole con rara sensibilità in "doni" capaci di
suscitare vibranti sensazioni.
L'arte di Maria Pezzica, si muove lungo un percorso particolarmente
volto all'astrattismo romantico, un modo "informale" permeato di sincero
e autentico sentimento.
Nei suoi quadri domina il colore che si fa protagonista con i suoi
movimenti infiniti ed esaltanti, l'artista, gioca con essi
distribuendoli sapientemente, li armonizza e li scompone come solo la
natura sa fare in modo superlativo. Una fantasia, quella di Maria
Pezzica, fortemente creativa, capace di stupire con la sua "energia"
quando si materializza oltre l'inconscio che potremo definire
"variazioni sul tema" capaci di produrre sensazioni piacevoli.
Una serie di opere fantastiche quelle della nostra artista nelle quali
prevale il colore che si fa "signore della luce", opere che evidenziano
una spiccata personalità. Dotata di una profonda sensibilità e di una
raffinata intuizione cromatica, il mondo artistico di Maria Pezzica è
carico di significati emotivi intrisi di poesia, tanto da aprirsi in lei
anche uno spazio poetico espresso con un linguaggio semplice e immediato
in una orchestrazione di colori e di parole che bene si integrano.
Partecipa a rassegne nazionali ottenendo riconoscimenti e premi di
rilievo.
Aprile 1998
Franco Pedrinzani

QUOTAZIONI: da euro 3000,00
a 6000,00
............" Quando dipingo ascolto e medito e sono un tutt'uno col
dipinto in quanto l'arte è imitazione e riflesso di qualcosa che è
dentro di noi, mediazione tra l'uomo finito e mortale e lo spirito
infinito e immortale, cioè quel qualcosa di sacro che alberga in ogni
animo di uomo. E' importante il messaggio che proviene dai colori, un
messaggio psico-coloristico che si immerge, solo idealmente, nella
storia attuale con reminiscenze inconsce. Con l'introspezione assecondo
una mia necessità interiore, una pittura personale che scavo dal mio
intimo.
Sono giunta all'astrattismo perché si propone di rappresentare immagini
estranee al mondo reale. Le figure astratte non imitano la natura, ma
sono pura invenzione dell'artista, completamente libero nella sua
creazione di linee, forme e colori. L'arte diventa sempre più autonoma,
elimina il "soggetto" e la sua "raffigurazione", si interessa
soprattutto della vita psicologica ed emotiva dell'uomo. Diventa pura
espressiva invenzione. Casimir Malevic (1915) dice:" La gente... vede
aria, pietra, acqua (nel quadro). Ma in realtà sulla tela non c'è che un
solo materiale: il colore." Quindi la pittura figurativa è illusione,
mentre la pittura che chiamiamo "astratta" è in realtà la più completa e
vera."
Maria Pezzica
1- Ho coltivato la passione per la pittura fin dall'infanzia e studio
sempre storia dell'arte.
2- Ho ottenuto diversi premi tra cui nel 2001 il Premio alla Carriera
"Lorenzo il Magnifico"
3- Le mie opere sono custodite in Italia e all'estero presso collezioni,
raccolte, Enti pubblici, Enti privati ed al " Museo degli Etruschi" di
Vada (Livorno)
4- Molti ed importanti critici hanno scritto delle mie opere, tra i
quali: John T. Spike, Maria Mediai, Franco Pedrinzani, Raffaello
Bertoli, Giuseppe Mugnone, Giorgio Tuti, Revel ed altri.
5- Mostre in Italia e all'estero, dove ho ottenuto importanti premi. "
Al limite del surrealismo informale, la pittura di Maria Pezzica ci
narra di un mondo fortemente emotivo, bene espresso anche con le
tecniche miste, oltre che con l'olio su tela. Quadri di alto impatto
psicologico, volti principalmente alla liberazione dell' " Io " a un
allontanamento dal falso mondo imposto dai tornaconti occulti, verso una
vita da vivere con pienezza e realtà dei sentimenti.
Giorgio Tuti
Cercando l' universalità
" Ho sempre indagato me stessa, ho cercato la sostanza, cioè l'
universalità, l' infinito. L' ascesa che lo spirito compie all'
universalità implica il superamento del particolare ossia dell'
individuo. Occorre giungere all' arte astratta, universale, splendente
di pura beltà. Un' arte connessa alla necessità di una vita moderna,
di una vita cioè rivoluzionarmente nuova che cerca la sostanza ".
Maria Pezzica
Jazz
" Con colpi di spatola e pennello, con improvvisazione sul tema o motivo
del fraseggio sincopato, dipingevo " sentendo " il swing, è un jazz
poetico ".
Maria Pezzica
Scrivimi:
maria.pezzica@alice.it
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